Riflettori per STEM


16th July 2020

 

Non e un segreto che i titoli STEM siano un elemento fondamentale in tutte le liste editoriali di saggistica, e riteniamo di saperne qualcosa qui a Collaborate, ma quando si parla di lettori riluttanti, cosa possiamo fare per  incuriosirli?

Condividiamo con voi una lista di ‘tecniche di apprendimento soft’ testate per far si che queste pagine inizino a girare…

1- Prima di tutto, e molto importante prendere in considerazione l’approccio editoriale al momento di scegliere il tema e il pubblico a cui volete rivolgervi. Al giorno d’oggi, molti bambini vivono in un mondo pieno di distrazioni costanti, dovrete lavorare sodo per assicurarvi la loro attenzione! Un linguaggio semplice, con frasi corte e dirette, eviterà che la mente si possa distrarre e, utilizzando anche frasi espressive, potrà scatenare la curiosità del bambino. Ad esempio: “Su, venite, andiamo ad esplorare lo straordinario mondo della Fisica Quantistica!” stimolerà l’interesse riguardo ad un tema che un lettore riluttante, forse, avrebbe trovato noioso. Utilizzando parole come ‘Andiamo’, ‘noi’, ‘voi’, il lettore si sentirà più coinvolto ed meno propenso a pensare che ‘questo tema non fa per me’.

2- la Composizione della pagina dinamica da ai nostri libri l’elemento ‘wow’, ma ci impegniamo molto anche nel controllare la facilità di navigazione della pagina utilizzando l’approccio ‘un passo alla volta’ che permetta al lettore una facile comprensione e che semplifichi i temi difficili.

3- Lasciate parlare le immagini. La maggior parte dei bambini (e anche molti adulti) apprendono visivamente, quindi lo stile illustrativo può essere il motivo che spingerà un lettore a scegliere il vostro libro. Una pagina intera di testo che parla di antiche battaglie farà addormentare i vostri lettori, mentre un’illustrazione a tutta pagina di un vichingo che si lancia in battaglia attirerà la loro attenzione, incuriosendoli ad imparare di più riguardo le immagini che hanno di fronte!

4- La coerenza è la soluzione per accattivarsi un lettore riluttante, e per questo, l’autore e il designer devono lavorare assieme per creare la struttura della serie. Il numero di sottotitoli per pagina non deve variare molto e devono essere chiaramente indicati in tutto il libro. Inserire liste, curiosità o interazioni aumenterà l’interesse e manterrà la mente coinvolta, ma è importante che vengano ripetute in tutto il libro. Così si mantiene costante il design, aiutando il lettore ad diventare più sicuro, vedendo il proprio lavoro che progredisce.

5- L’accessibilità è importante. Non dimenticate che alcuni colori possono essere difficili da vedere per persone daltoniche. Anche la scelta del font è estremamente importante per quanto riguarda l’aspetto, la percezione e la leggibilità del testo, e scegliendo dovrete bilanciarne forma e funzionalità. Il molto detestato Comic-sans, è in realtà uno dei font più facili da leggere per persone dislessiche, ma sarà molto difficile vedere qualsiasi studio di rispetto che lo utilizzi, anche se per un libro per bambini. Uno studio recente condotto dall’Università di Pompeu Fabra ha scoperto che i font come sans serif, roman e monospace sono i più facili da leggere per i lettori dislessici, mentre l’italic ne rallenta i tempi di lettura.

Questo è molto importante da tenere in considerazione quando si sceglie il proprio pubblico

6- Totale delle pagine. È bene tenere il proprio libro al di sotto delle 32 pagine in modo che non venga percepito come ‘enorme’.Un lettore riluttante semplicemente non sarà invogliato a prendere un libro dall’aspetto grosso e pesante.

7- Inserite attività all’interno del libro, che sia una semplice serie di domande alla fine di ogni pagina, o un quiz più complesso nelle pagine centrali, o anche un esercizio di disegno. Un approccio vivace all’apprendimento coinvolgerà i vostri lettori più facilmente, e, semplicemente, è molto divertente!

* http://dyslexiahelp.umich.edu/sites/default/files/good_fonts_for_dyslexia_study.pdf